Tagetis
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Filosofia
Un giorno un contadino che arava un campo nei pressi del fiume Marta, in quel di Tarquinia, vide una zolla sollevarsi dal solco e assumere le sembianze di un fanciullo. Lo chiamò TAGETE.
Tagete, secondo la tradizione etrusca, era figlio della Madre Terra e di Genius, nonché nipote di Tinia, il dio del cielo. La sua divina doppiezza, bambino e vecchio allo stesso tempo, indica le sue speciali qualità: purezza ed esperienza, ovvero integrità e conoscenza.
Nella mitologia etrusca, il fulmine (scagliato da un dio) è l'elemento che feconda la Madre Terra. Il suo potere, luce e calore, insemina la terra durante i temporali. I minerali, "pietre di luce" sono generati dal potere del fulmine, così pure i "genii" della Terra, come Tagete. Il dono portato dal divino figlio della Terra agli etruschi era di grande valore: la conoscenza.
La Toscana, da sempre è considerata la culla del Rinascimento, la patria italiana dell’arte, della genialità, del gusto, del buon vivere.
Ha espresso il genio di Leonardo da Vinci, di Giotto, del Brunelleschi, l’abilità degli scalpellini nel lavorare la pietra, le sculture e l’arte degli Etruschi, fino a sviluppare uno stile di vita che si riflette in amore per la cultura, profondo senso estetico, eccellenza nella manualità e nella qualità delle produzioni artigianali.